Questa parentela può rivelare aspetti spiacevoli. Gli scimpanzé, per esempio, possono essere crudeli come noi e ci impressionano per la violenza e le rigide gerarchie di potere all’interno del branco. I bonobo, un’altra specie assai simile a noi, hanno atteggiamenti molto diversi, che sembrano incarnare le nostre migliori qualità: generosità, gentilezza, altruismo; per queste scimmie africane, inoltre, il sesso (che praticano in tutte le varianti) non serve solo alla riproduzione, ma dà piacere e rafforza i vincoli sociali.
Scimpanzé e bonobo, i nostri due «cugini genetici», offrono modelli che aiutano a capire i nostri comportamenti e la loro evoluzione. Perché nella nostra eredità biologica sono radicati tanto l’aggressività e la difesa del territorio quanto il desiderio di equità e di moralità.
Frans de Waal, uno dei massimi primatologi del mondo, ha dedicato decenni della sua vita a studiare i nostri parenti più prossimi, soprattutto scimpanzé, bonobo, scimmie cappuccine e macachi reso. La scimmia che siamo raccoglie i risultati di decenni di ricerche e ci guida alla scoperta della nostra eredità darwiniana. Esplora l’intera gamma dei comportamenti umani. Porta alla luce una serie di paralleli – sorprendenti o provocatori, ma sempre illuminanti – tra gli scimpanzé, i bonobo e la scimmia più bizzarra: l’homo sapiens. E ci obbliga a riflettere sulla natura umana e su quella «intelligenza sociale», profondamente radicata nel nostro DNA, che ci permette di convivere con i nostri simili.